Commenti a: Sbagliando s’impara https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/ Un blog di cui vergognarsi Sun, 25 Jun 2006 00:40:12 +0000 hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.2.2 Di: Kumagoro https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-347 Sun, 25 Jun 2006 00:40:12 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-347 Quest’ultimo commento è un modo per buttarla sul faceto ed evitare così di ammettere che “Renzo ha ragione”. :-)
In effetti quello di indurre arbitrariamente elementi che non ci sono, trasformando la propria interpretazione in una lettura oggettiva (ad esempio trattando “Sbagliando s’impara” come se fosse “Solo sbagliando s’impara”), è un tipico errore di Luca. Da esso, egli impari.

Vanto dà la matta all’arco che si lancia col rampino

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Di: xx https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-333 Tue, 20 Jun 2006 07:59:04 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-333 Chi non la fa, è stitico. Chi non ha il fallo, è una donna. Chi fa una falla, affonda la barca.

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Di: Chicca https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-331 Tue, 20 Jun 2006 07:27:06 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-331 D’altronde: chi non fa, non falla.

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Di: kotekino https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-330 Mon, 19 Jun 2006 18:54:08 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-330 Felice di non aver detto delle sciocchezze, come da tua certificazione. Il giusto modo di agire (sempre secondo Mario) non è da intendersi “Sbaglia, così poi impari”, quanto piuttosto “Agisci, così, se sbagli, impari” (tale e quale il proverbio). L’invito esplicito a sbagliare non è contenuto nella ormai celebre sua frase: quella è una tua interpretazione. Quindi se è giusto (e banale) il proverbio ne consegue che è altrettando giusta (banale e prolissa) la sua spiegazione. E’ abbastanza evidente che Mario, nella sua semplicità e con tutto il rispetto, non volesse aggiungere nulla di quanto non già contenuto nel proverbio: forse voleva solo spiegartelo presumendo che tu non lo avessi capito (sbagliando suppongo). Da lì i tuoi rovelli.

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Di: xx https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-329 Mon, 19 Jun 2006 17:51:32 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-329 Caro amico salumiforme, non hai detto delle sciocchezze, anche se il tuo è un approfondimento del discorso piuttosto che una sua confutazione.
E’ vero che si impara sbagliando, nessuno lo nega: quello che in questa sede si vuole dimostrare è che non è un giusto modo di agire, come la spiegazione di Mario invece suggerisce.E questo vale sia per gli impavidi che provano, sbagliano, soffrono e imparano, sia per i pusillanimi che tentennano, non sbagliano, non soffrono, e rimangono ignoranti.

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Di: kotekino https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-328 Mon, 19 Jun 2006 15:56:52 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-328 Tornando a Mario: secondo me esiste una soglia di gravità del danno oltre la quale lo sbaglio è fatale e sotto la quale lo sbaglio è proficuo giacchè potrebbe indurre l’apprendimento. Tale soglia non è oggettiva ma personale ed attiene all’indole dell’individuo, quale che sia l’entità del danno: chiunque potrebbe trarre insegnamento dalla più orribile delle sciagure oppure tenersi alla larga da qualsivoglia azione nel timore di generare il benchè minimo danno. Si evince che: chiunque ritenga inappropriato il proverbio e la relativa spiegazione nella maggior parte dei casi ha una soglia bassa e conseguenti ragioni per ritenere “paccottiglia” la saggezza di Mario, ma questo non vuole affatto dire che nei (rari) casi in cui, abbandonato l’immobilismo, agisce e sbaglia non possa trarre un insegnamento dal proprio errore. Poichè proverbio e spiegazione non specificano che l’unico modo di imparare è sbagliando, si conclude che Mario, marito di Piera, fu saggio. Almeno credo.

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Di: xx https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-327 Mon, 19 Jun 2006 09:18:24 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-327 Interessante il fatto che la questione della prima impressione si collichi nell’ambito del “potere dei pinguini” che ho trattato qualche articolo fa. Se uno si sforza di essere se stesso, per forza non lo sarà mai.
Io comunque mi picco di avere il talento di giudicare correttamente quasi sempre le persone dalla prima impressione, ovviamente raddrizzando poi il tiro quando le conosco meglio.
Ma tutto questo cosa c’entra con Mario il falegname?

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Di: Chicca https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-326 Sun, 18 Jun 2006 09:13:16 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-326 Azz! Ho ripetuto due volte la parola “mentale”. Pertanto mi autofustigherò mangiando un amaretto morbido.
La quetsione della prima impressione è, secondo me, un filino (milanesismo) sopravvalutata. Io mi limito a essere me stessa, senza cercare di dare un’impressione. Il fatto che poi dopo, a un primo impatto, le persone di nuovo incontro rimangano interdette deriva dal fatto che sono un’inguaribile e patologica entusiasta con scarsa autonomia. Sicchè Non si sa mai a quale altezza del mio bioritmo personale le persone si insericano la prima volta che si ha un contatto.
Poi, per voler essere banalmente saggi, nelle persone c’è molto di più che la prima impressione. Diavolo!, io per prima non capisco che altro c’è in me.
Ma non parliamo di me, ditemi di voi, ditemi di voi…

Il conto!

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Di: Kumagoro https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-325 Fri, 16 Jun 2006 23:39:04 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-325 Ma perché esiste un modo per “dare l’impressione giusta”? (Cosa che peraltro non è contemplata dal proverbio, che si riferisce evidentemente ad azioni manuali). E’ un paradosso: se si cerca deliberatamente di “dare l’impressione giusta”, si darà giocoforza un’impressione falsata, che potrà piacere al nostro interlocutore, ma non corrisponderà al vero, quindi in definitiva sarà controproducente.
Come notava Chicca, infatti, a sbagliare non è chi viene giudicato, ma chi giudica: ed egli, sbagliando, imparerà.
Del resto, il senso del motto è “dopo aver sbagliato (risultato non cercato ma accaduto spontaneamente), ottieni la consapevolezza del tuo errore (altrimenti non sapresti di aver sbagliato: questo elimina tutti i casi dubbi). A quel punto puoi farne tesoro. Se non lo fai, sono cazzi tuoi”.

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Di: Chicca https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-324 Fri, 16 Jun 2006 16:19:56 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-324 Io, che ho letto quanto scritto, ma che non ho voglia di stare a ragionare sulla logica di quanto espresso (non ora, per lo meno… ho fame e mal di testa. Quindi per ora mi limito a un onanismo mentale pascendomi del suono mentale delle mie stesse parole), ho intenzione di illuminarvi con questo mio pensiero: di solito la prima impressione che do è sempre sbagliata. Sta poi alle persone di comune buon senso decidere se verificare l’impressione o meno. (sì, lo so, sto facendo riferimento a quanto scritto. Ma non avevo voglia di ragionare sulla logica. Vado a mangiare qualcosa)

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Di: Lapo https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-323 Fri, 16 Jun 2006 12:35:13 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-323 In fondo bastava cambiare un “e quindi” in un “e, ragionandoci sopra ed avendo comunque escluso almeno una possibilità, avrai sicuramente probabilità maggiori di”.

Certo, poi potresti condire il tutto con l’informazione aggiuntiva che: i falegnami non studiano logica.

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Di: xx https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2006/06/sbagliando-simpara/#comment-322 Fri, 16 Jun 2006 11:08:44 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=161#comment-322 Allora riprovo. Se ho sbagliato, la prossima strada sarà quella corretta.

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