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La strage dei mangiapatate

(Chiamate il WWF, qua si parla di sterminio di massa di animali. E fa anche un po’ schifino.)

Sassello, 1984 o giù di lì
Quell’anno Baciccia (crossover con altro post!) aveva piantato le patate, nel campo che stava tra casa sua e i terreni della Cecchina. Poco lontano dalla casa degli zii di Lella, per capirci. Quel gruppo di giovani virgulti che scorrazzava per la campagna (cioè io col mio entourage), visitando quel campo, scoprì che era infestato dai mangiapatate. No, non si trattava di belgi, ma di una strana specie di insetti, non molto diversa dalle coccinelle ma col dorso a strisce di color nero e giallo chiaro: qualche tassonomista potrà forse scoprirne il nome scientifico, Google purtroppo non lo sa.
Ebbene, da bravi bimbi che eravamo decidemmo di liberare il campo di Baciccia da questi animaletti, pensando, forse a ragione, che fossero dei parassiti. Passammo quindi un allegro pomeriggio a raccoglierli, mettendoli in un sacchetto di plastica. Tale contenitore, man mano che il sole tramontava e si appropinquava l’ora di cena, divenne bello pieno e pesante. Sudati, sporchi e soddisfatti del nostro lavoro a questo punto ci ponemmo il problema: che  fare di tutte quelle bestiole? A liberarle si rischiava che tornassero a infestare i frutti della fatica di Baciccia, e poi dovevamo dare l’esempio a tutti i futuri mangiapatate. Appoggiammo il sacchetto per terra, e iniziammo a calpestarlo senza pietà, riducendo i malcapitati animaletti in poltiglia. Il sacchetto fu poi buttato nella spazzatura senza che nessuno osasse aprirlo.
Ed è da allora che i fantasmi di centomila mangiapatate infestano Sassello.

23 Comments »

  1.  MonsterID Icon

    ma che schifo! :D

    Comment di Dave • 13 Luglio 2009 19:44

  2.  MonsterID Icon

    Ma che lavoro faceva la Cecchina?

    Comment di Joril • 13 Luglio 2009 21:40

  3.  MonsterID Icon

    Joril, il tuo commento non è completamente evil free. Pèntitene.

    Attendiamo comunque che “qualche tassonomista” ci illumini sulla reale identità delle creature sterminate (fra l’altro dopo lenta agonia in una prigione priva d’aria e resa rovente dal sole. In questi casi, l’istinto umano trova sempre la soluzione migliore). C’è caso che fossero i preziosi Simbionti delle Patate, che rendono il raccolto fruttuoso e pregiato. Oppure erano folletti trasformati in coccinelle, che stavano nascondendo il loro tesoro in quel campo. Ma questo non so se “qualche tassonomista” potrà dircelo.

    Comment di Kumagoro • 13 Luglio 2009 22:55

  4.  MonsterID Icon

    “*Moan* *moan*”

    Comment di Joril • 13 Luglio 2009 23:37

  5.  MonsterID Icon

    Blasfemi!!

    Google sa! Google sa tutto! Se sai cercare ti dice anche che lavoro faceva la Cecchina.

    In particolare, Google sa che tali insetti si chiamano Dorifore delle patate (e sono dannosi, bravi a Luchino e il suo entourage!)

    Non ci credete? Provate a guardare!! ;-)

    Comment di Botty • 13 Luglio 2009 23:50

  6.  MonsterID Icon

    Certo che google ti dice che lavoro faceva la Cecchina, ne abbiamo già parlato da queste parti: era una contadina e teneva le mucche.
    Quello che invece google non sa è che tali insetti si chiamano mangiapatate e non dorifore.

    Comment di xx • 14 Luglio 2009 08:34

  7.  MonsterID Icon

    Questo thread mostra l’ora di pubblicazione ma non la data. Entro in confusione.

    Riguardo le dorifore, presenti nella mia zona a miriadi, ricordo che anche io e i miei fratelli le schiacciavamo al suolo, una volta raccolto un discreto quantitativo (tutte quelle visibili) in un barattolo di metallo che veniva utilizzato ogni anno solo per questo uso.
    Iniziammo a dare le sfortunate bestiole in pasto alle galline solo dopo mooooolto tempo. Il crocchiare degli esoscheletri sotto le suole dei sandali (ebbene si, per recarsi a raccogliere le dorifore si calzavano sandali e non scarpe, quando non si andava a piedi nudi) era un suono paradisiaco, appagante. Sei un parassita? DEVI morire schiacciato!

    Poi, un giorno, il fattaccio: venne in visita a casa nostra un cugino di mio padre, lasciando l’autovettura – un maggiolino Volkswagen come non se ne vedono più – con il finestrino lato guidatore parzialmente aperto.
    Io e il bro maggiore, di ritorno dal campo con il barattolo bello pieno e brulicante, decidemmo lì per lì che sarebbe stato uno scherzo eccezionale l’introdurre qualche bestiola nell’abitacolo del suddetto maggiolino. L’associazione di insetti è puramente casuale.
    Insomma, rovesciammo l’intero barattolo sul sedile posteriore. Dieci minuti dopo già ce ne dimenticavamo, e quando il cugino si congedò stavamo probabilmente giocando in luoghi lontani.
    Bisogna dire che questo parente a sua volta coltivava patate (come più o meno tutti da queste parti) ma che non aveva mai avuto problemi di dorifore.
    Un paio di anni più tardi, venimmo a sapere che il cugino rinunciava alla coltivazione delle patate causa una massiccia invasione di schifose bestiacce che non aveva mai visto prima.
    Concludemmo che non si fosse mai accorto dei passeggeri clandestini nell’auto, e che per noi sarebbe stato meglio tacere.
    A distanza di oltre un decennio, quando finalmente abbiamo confessato, il cugino la prese a ridere. Probabilmente ciò non salverà me e mio fratello maggiore dalle fiamme dell’inferno.

    Comment di Babio • 14 Luglio 2009 09:04

  8.  MonsterID Icon

    Caro Babio, l’aneddoto di “Babiol’untore” è sublime e temo che surclassi il mio. La cosa mi riempie di invidia e quindi finirò all’inferno.

    Comment di xx • 14 Luglio 2009 09:14

  9.  MonsterID Icon

    aneddoto invero gustoso!

    Comment di golosino • 14 Luglio 2009 09:54

  10.  MonsterID Icon

    Che flash-back!
    Facevo più o meno lo stesso con le api in giardino, in un’età tra i 3 e i 6 anni: le individuavo, mi avvicinavo di soppiatto con una bottiglia di detersivo per lavatrice (vuota) in mano, le “coperchiavo” con la suddetta bottiglia e repentinamente le rimettevo il tappo.
    Una volta ingabbiata la bestia, mi recavo al vicino rubinetto e aprivo il tappo per inondare con un po’ d’acqua la bestia, dopodichè rimettevo il tappo e shakeravo il tutto per qualche secondo.
    Il risultato finale era, solitamente, un’ape morta annegata.
    Sono stato un freddo killer di api finchè un giorno, probabilmente perchè non avevo shakerato abbastanza, aperto il tappo, l’ape superstite è volata fuori, cosa abbastanza paurosa dato che avevo l’abitudine di contemplare il mio lavoro guardando dentro la bottiglia come si farebbe con un cannocchiale… Da quel giorno ho smesso i panni di killer di api.

    SDMF

    Comment di Tripplo • 14 Luglio 2009 10:13

  11.  MonsterID Icon

    vi invidio tutti: l’unica cosa che facevo era schiacciare formiche col piede (in un sandalo, beninteso!)

    gli aneddoti di Babio e di Tripplo meritano almeno una menzione

    Comment di paolo • 14 Luglio 2009 10:19

  12.  MonsterID Icon

    Io non ho mai schiacciato insetti duri di esoscheletro perché mi ha sempre fatto senso il rumore. Però uccidevo le api e le vespe con il calore, catturandole con un bicchiere di vetro e avvicinando una lampada da tavolo. In realtà il verbo al passato è inappropriato in quanto lo farei oggi stesso se mi capitasse una vespa in casa.

    Comment di serir • 14 Luglio 2009 12:15

  13.  MonsterID Icon

    In compenso una volta una lucertola abbastanza grossa si suicidò sotto la suola del mio sandalo. Fu uno dei momenti più disgustosi della mia vita.

    Comment di serir • 14 Luglio 2009 12:19

  14.  MonsterID Icon

    Comunque i mangiapatate non hanno niente a che vedere* con le coccinelle che -come sanno tutti- sono predatori e quindi benvolute da chiunque abbia un orto (anche miserrimo e sul terrazzo, come me).

    *a parte il fatto di essere insetti dell’ordine dei coleotteri anche loro.

    Comment di mauz • 14 Luglio 2009 12:42

  15.  MonsterID Icon

    Io non ho mai torto un pelo ad un animale, essendo un animo molto sensibile. Però apprezzo tutti coloro che lo fanno per semplificare la vita a me: il babbo che disintegrava i ragni che infestavano la mia camera in campagna, il maccellaio che produce le prelibatezze di cui mi cibo copiosamente, il VAPE che stermina le zanzare della mia camera. In poche parole non ho il fegato per farlo. In compenso arrostirò all’inferno per un milione di altre ragioni, prima delle quali una solenne bestemmia nei confronti dello Spirito Santo che esplosi allorchè l’autore di questo blog mi invitò maliziosamente a farlo (dicendomi, a bestemmia deflagrata, che tale peccato non ammette redenzione nemmeno dopo millenni di pentimento). Cattivo xx!

    Comment di kotekino • 14 Luglio 2009 19:49

  16.  MonsterID Icon

    mauZ: spiegami questa cosa delle coccinelle malvagie. Mi sembra molto interessante.

    Kotekino: lol, è vero, mi ero dimenticato! Ho procurato più anime io a Belzebù di chiunque altro! Spiego agli altri: una decina di anni fa decisi di leggermi i vangeli, e incappai in questo passo:
    “In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è reo di un peccato eterno.” (Marco 3:28,29)
    Mi illuminai di gioia e andai in giro a dire a tutti:”Ehi, tu, proferisci una bestemmia contro lo Spirito Santo!” condannandoli così alla dannazione eterna. Kotekino è una delle mie vittime.

    Comment di xx • 15 Luglio 2009 10:52

  17.  MonsterID Icon

    Devi confessare però che non ti è stato molto difficile estercermela…

    Comment di kotekino • 15 Luglio 2009 10:54

  18.  MonsterID Icon

    Non è facile però ideare una bella bestemmia contro lo spirito santo, secondo me. Almeno, quelle che mi vengono in mente (pensarle immagino sia già reato, vero? o quel proferita è da intendersi in senso letterale?) non sono un gran che, e suonano tutte male.

    xx: le coccinelle non sono malvagie (non dal nostro punto di vista, perlomeno), sono carnivore e si mangiano gli insetti/larve/bruchi malvagi (loro sì) che infestano gli orti e le piante delle persone per bene come Baciccia e me.

    Comment di mauz • 15 Luglio 2009 11:31

  19.  MonsterID Icon

    http://www.xxmiglia.com/index.php/2009/04/il-piccolo-luca-vi-spiega-il-credo/#comments

    certe elucubrazioni sullo Spirito santo come un composto del tipo H-(CH2)n-OH sono da considerarsi bestemmia contro il suddetto?
    Mi si preparano un po’ di anni all’inferno, allora…

    Comment di paolo • 15 Luglio 2009 12:12

  20.  MonsterID Icon

    è vero, le coccinelle sono amiche di noi coltivatori di balconi.
    qualcuno ha una tinozza di coccinelle da prestarmi, per caso?

    Comment di golosino • 15 Luglio 2009 14:34

  21.  MonsterID Icon

    Fra l’altro, una volta svolto il proprio lavoro, pare che le coccinelle siano ottime in insalata con un po’ d’aceto balsamico.
    Il nome di questo bruco commestibile, invece, farà ridere tutti i fruitori della Wikipedia di cui parlo nell’altro commento.

    Comment di Kumagoro • 15 Luglio 2009 21:06

  22.  MonsterID Icon

    Per due anni agli scuz sono stato capo delle Coccinelle. Andavamo in giro per i boschi e i prati a mangiare gli afidi. Yum yum.

    Comment di Ceme • 20 Luglio 2009 14:45

  23.  MonsterID Icon

    Qua sotto c’è qualche metafora che ho paura di sviscerare…

    Comment di xx • 20 Luglio 2009 17:22

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