Una delle peggiori iatture che possano capitare al Giovane Frequentatore di Toelette Pubbliche è di incontrare, dopo il lavaggio delle mani, l’asciugatore a getto d’aria. Ho cessato già da tempo di provare ad utilizzarlo, so che mi stufo dopo poco di stare con le mani a penzoloni in attesa che il getto faccia il suo dovere. Finisco quindi per asciugarmi le mani nei pantaloni, se essi lo permettono, oppure scuoto vigorosamente le mani e le tengo in alto finché non sono più bagnate. Non uso i fazzoletti di stoffa, che schifo, magari ci ho sternutito dentro o mi son soffiato il naso! Qualcuno usa persino passarsi le mani nei capelli per asciugarle, io no. L’igiene innanzitutto.
Insomma, a parte che ai produttori di getti d’aria, a chi giova un sistema così inefficiente? Cui prodest tutto ciò? E no, non è questione di ecologia: essendo dispotivi a resistenza elettrica, i malefici asciugatori consumano non poca elettricità (visto anche il tempo che rimangono accesi!), e penso che i fazzoletti di carta riciclata o gli asciugamani rotanti siano migliori.
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io lo trovo invece uno strumento utilizzabile: “sfregandosi” le mani (come quando con ghigno maligno immaginiamo un evento a noi favorevole) mentre le stesse si trovano sotto il getto d’aria calda, il tempo di asciugamento cala drasticamente!
SDMF
Comment di Triplo • 16 Ottobre 2007 09:21
SDMF = ? Sfrega Due Mani Ferocemente?
Comment di Botty • 16 Ottobre 2007 11:04
Io, invece, nota per la mia insofferenza, comincio ad asciugarmi le mani col getto d’aria… poi mi rompo, mollo il phon e mi asciugo le mani nei pantaloni/maglietta/camicia/giacca/maglione (sì, maglione, anche se poi mi rimangono tutti i pelucchi sulle mani).. a volte, se è estate, ne approfitto per infrescarmi e mi asciugo su braccia e gambe nude. Insomma tutto fa brodo..
Comment di Chicca • 16 Ottobre 2007 11:36
Risolvo subito il mistero: chi fa cessi pubblici (in locali privati) se ne sbatte altamente dell’ambiente: perchè dovrebbe fare diversamente se qualcuno non glielo impone ? Quindi il criterio non è chiaramente ecologico. La motivazione è, come sempre, economica: sì, i phon consumano un po’ di elettricità ma vuoi mettere l’omino che cambia ogni due giorni il rotolone quanto costerebbe di più ? Non solo: col rotolone, tutti lo utilizzerebbero perchè efficace. Viceversa con il dispositivo a getto d’aria (meglio se inefficiente) molti usano i propri jeans (sono anch’io del club): ulteriore risparmio.
Voglio misteri più misteriosi, Luca :)
Comment di kotekino • 16 Ottobre 2007 17:14
Preferisco il getto d’aria, dato che nella mia esperienza non esiste il distributore di asciugamani di carta perfetto. Anzi, non esiste nemmeno quello decente! Gli ultimi sei o sette di cui sono stato costretto a servirmi avevano tutti demenziali errori di progettazione: carta che rimane impigliata e devi strappettarla, rotoli che non girano e devi stare mezz’ora a combattere per sbloccarli, tovaglioli che richiedono di infilare tutto il braccio dentro per estrarli a tentoni, esponendosi a perigli vari. Si vede che i designer in realta’ non usano mai questi attrezzi plebei (come tante altre delle cose che designano, dall’alto delle loro torri di cristallo)
Comment di MCP • 17 Ottobre 2007 00:05
Mi piace la parola iattura… è.. interessante. Mi ha illustrato il suo uso mia zia (quella di cui sono la fotocopia ambulante) neanche un mese fa…
Comment di Chicca • 17 Ottobre 2007 13:44
Obbelin, non ho ancora risposto a nessuno. Ci ha ragione Kokeki’ a sgridarmi che non sono solerte!
Triplo: confesso di non aver mai pensato allo sfregamento, ma sono troppo orgoglione per cambiare idea.
Kotekino: non ne sono così convintissimo. A naso direi che consuma un bel 500 watt, e in un locale un po’ frequentato è in funzione praticamente sempre. Andrebbe fatto qualche conto, ma in sostanza credo di non averne voglia e quindi ti do ragione. :)
MCP: io invece non credo di aver mai avuto problemi simili, o se ne ho avuti li ho ignorati e dimenticati. E poi, suvvia, un pezzetto di carta da disincastrare vale bene due, tre minuti attesi con le mani sotto il fetido getto. Condivido invece l’invettiva contro i designer. Ah, vi venisse un crampo al culo!
Chicca: anche a me piace la parola iattura, infatto la uso e non la stigmatizzo.
Comment di xx • 18 Ottobre 2007 13:00
Quindi, no stigmatizzandola, potrai usarla come se piovesse…
Comment di Chicca • 18 Ottobre 2007 14:37
Aggiornamento: Giusto ieri sono stato in un locale (ero in Germania, dove si sa sono molto piu` pratici e civilizzati) e il sisptema per l’asciugatura delle mani era costituito si` dagli asciugamani di carta, ma passando la mano davanti all’apposito sensore usciva fuori (ma non tanto da cadere) un frammento pretagliato che poteva venire fruito senza problema alcuno.
Ripensando al post guardavo l’asciugatore estasiato e ridevo da solo come un imbecille. Volevo postare un commento ma
sono uscito dal manicomioho potuto connettermi solo ora…Comment di Botty • 18 Ottobre 2007 15:28
Proprio oggi hanno cambiato tutti i distributori di salviettine di carta (e già che c’erano anche di carta igienica) in tutti i bagni di questo edificio.
Dato che il materiale sostituito non era per nulla usurato, e che solo al mio piano ci sono 5 bagni comuni con almeno 4-5 distributori ciascuno, provate a pensare quanti soldi ha
buttato viapagato la Regione alla ditta incaricata della sostituzione…Comment di Skalda • 18 Ottobre 2007 16:53
E adesso che distributori di salviettine ci sono nei bagni della Regione Liguria? Spero distributori all’avanguardia, per una regione all’avanguardia, che tra breve si espanderà a includere il Piemonte e la Valle d’Aosta, insegnando a tali popoli primitivi come ci si asciuga le mani.
Comment di Kumagoro • 23 Ottobre 2007 17:11