Tenere il piede dentro le chiappe: espressione idiomatica che si ritrova in molti luoghi sparsi in tutta Europa, sempre con significati differenti.
A Torino significa “affidarsi a qualcosa di sicuro, riparato”; a Napoli “essere affettuosi e cordiali con chi ti tratta male”; a Urbino “avere poca voglia di camminare”; a Genova “maledire il focacciaro che usa ingredienti di scarsa qualità”. Uscendo dall’Italia, a Berna viene interpretato come “avventurarsi un qualcosa di rischioso”, nella grassa Berlino invece significa “tenere da parte il boccone migliore del maiale per evitare di darlo all’ospite”; a Saragozza corrisponde alla pratica sessuale altrove nota come “cinepimastia”; ad Atene viene utilizzata per indicare “chi ha i calzettoni troppo pesanti”. Infine, in Belgio significa “tenere il piede dentro le chiappe”.
Gayboy: misconosciuta console clone del Gameboy lanciata dalla Fintendo nel 1992, nella speranza di sfruttare il successo dell’originale. Il Gayboy, che nella mente dei markettari della Fintendo doveva richiamare un bambino felice, fu un insuccesso: venne boicottato dai benpensanti che ritenevano che spingesse i giovani verso l’omosessualità, dalla comunità gay che riteneva il nome offensivo nei propri confronti e anche dai normali videogiocatori che sostenevano che fosse una pessima console. In effetti, lo era.
FessaBuca: a ridosso del lancio internazionale di FaceBook, gli ideatori del popolare social network pensarono di farne delle versioni locali per andare incontro a un pubblico più ampio possibile. La prima “versione nazionale” doveva essere quella italiana: optando per una traduzione un po’ maccheronica, in linea con un approccio spiritoso, il FaceBook italiano fu chiamato FessaBuca. Per ragioni che l’ufficio marketing non riuscì mai a spiegarsi, Fessabuca attirò nei primissimi giorni un’utenza costituita di soli pervertiti, sessuomani e pedofili. In fretta e furia, si decise di chiudere FessaBuca e il progetto di “internazionalizzare” FaceBook fallì miseramente.
28 Comments »
Leave a comment
You must be logged in to post a comment.
Mitico! Non commento mai perche’ non mi piace arrivare secondo, ma adesso che sono in pole position riempio due pagine di idiozie.
First of all rivendico una mezza paternita’ sulla prima voce: i ben informati riconosceranno una variante del francese “Enleve-toi les pouces du cul”…
Pregevole l’abbinamento geografico delle variazioni sul tema, in particolar modo per i pedanti e inimmaginativi belgi.
Comment di inde • 15 Settembre 2008 14:24
Se tu usassi i feed, vedresti gli articoli comparire quasi subito e volendo saresti spesso il primo. Potresti quindi scrivere cose come “Scemo chi commenta qui” ed esplodere in una risata satanica.
Comunque non pensavo alla ginevrina espressione, però magari inconsciamente mi era rimasta attaccata.
Non posso, infine, che concludere con un classico, efficace e veritiero: maledetti belgi!
Comment di xx • 15 Settembre 2008 15:04
Okay.
Arriva uno che vive in Svizzera e fa il FISICO MATEMATICO, gli salgono alla tastiera le parole “pedante” ed “inimmaginativo” e le appioppa a…
I Belgi.
Uno che vive in Svizzera.
In SVIZZERA.
(s v i z z e r a)
Priceless.
Comment di Ceme • 15 Settembre 2008 19:04
In effetti penso che i belgi, che hanno una storia culturale e artistica che molte nazioni si sognano, sono denigrati soprattutto dai vicini invidiosi, in particolare da quelli che a loro differenza non hanno ancora imparato a contare bene fino a 90.
E da XX, naturalmente.
Comment di Kumagoro • 15 Settembre 2008 20:22
Gli Svizzeri, dal canto(n) loro, hanno l’invidiabile pregio di far innervosire i lombardi per il semplice fatto di esistere. Questo fatto da solo basterebbe a giustificarne tautologicamente la presenza sul pianeta Terra, forse piu’ di LHC e collideroni vari.
Comment di MCP • 15 Settembre 2008 21:56
Gli svizzeri hanno inventato gli orologi a cucù, il formaggio coi buchi, l’orologio metafisico, il rosti in scatola. Sono quindi un popolo ricco di inventiva, al contrario dei maledetti belgi e i loro fumetti del pipino. Maledetti belgi.
Comment di xx • 16 Settembre 2008 09:58
Kumagoro, la battuta sul novanta è geniale.
Per quanto riguarda gli svizzeri, so che anche loro sono parecchio innervositi dai lombardi che rubano il lavoro ai ticinesi. Gh. La cosa è reciproca, pare. Anche se a me stanno tutto sommato simpatici.
A parte quella odiosa tassa di passaggio sulle autostrade, gli venisse un crampo al culo.
Comment di Cementino • 16 Settembre 2008 10:20
Ma per la Sacra Ninkasi! Come si possono denigrare i Belgi, benemerito popolo dedito alla produzione di sì deliziose birre?!
Kumagoro, anch’io ho sempre pensato che i francesi non otterranno mai ciò che si prefiggono come popolo e nazione, specialmente per la loro incapacità a far di conto in modo decente.
Comment di M2 • 16 Settembre 2008 11:57
Au contraire. I belgi hanno dovuto inventarsi dei numeri inesistenti perché erano incapaci di operazioni semplici come 4×20+16 per indicare 96. Maledetti belgi!
Comment di xx • 16 Settembre 2008 12:02
io sono lumbard e mica mi dà fastidio di avere gli svizzeri vicino. anzi, i ticinesi mi fanno ridere un sacco perché usano parole buffe come “ghette” per indicare le calze, quindi ben vengano.
i belgi… beh, i belgi sono i belgi, è chiaro…
Comment di golosino • 16 Settembre 2008 12:05
Postilla…
Tenere il piede tra due chiappe: variazione finlandese del celebre detto “tenere il piede dentro le chiappe”. All’interno della comunità scientifica, sta a indicare l’interesse contemporaneo per la botanica e per l’ornitologia
Comment di golosino • 16 Settembre 2008 14:29
I finlandesi vogliono sempre distinguersi…
Comment di xx • 16 Settembre 2008 14:31
Nessun popolo civile conterebbe in quel modo. I francesi hanno perso l’impero, le colonie, la guerra franco/Prussiana e due guerre mondiali proprio perchè non sanno contare. E ora mi disseterò con una Leffe Vielle Cuvée! Tzè! (magari…)
Comment di M2 • 16 Settembre 2008 15:27
Ah, io posso.
C’è mia madre in visita e praticamente sta comprando altri frighi da riempire mentre io sono al lavoro. Sono tornato a pranzo a casa e ho trovato 6 birre diverse che ancora non avevo assaggiato.
Cmq non dimentichiamoci i vari sessanta-dodici e compagnia bella. Mica c’è solo il novanta.
Comment di Cementino • 16 Settembre 2008 16:15
E la svizzera e’ ancora una volta superiore, visto che a Ginevra esistono i vari octante e nonante!
Hopp Schwiiz!
Comment di inde • 17 Settembre 2008 10:58
Buuuu Sfizera!! Direi che al massimo siamo pari con il Belgio! Dovremmo organizzare una sfida sull’altra roba tipica in comune tra i due paesini: il cioccolato. Sissì, dovremmo organizzare una sfida e occuparci di giudicare la qualità dei prodotti personalmente.
Sbàv.
Comment di Cementino • 17 Settembre 2008 12:48
Questa sfida tra Svizzera e Belgio credo che stia lasciando tutti col fiato sospeso. Sicuri di non volere un terzo contendente di pari simpatia e popolarità? Che so, la Mongolia, gli Emirati Arabi, o il Lichtenstein? Il Granducato di Karameikos come lo vedete?
(il cioccolato svizzero è molto migliore. Quello belga è terribilmente belga. Maledetti belgi. )
Comment di xx • 17 Settembre 2008 14:07
Io preferisco la Kamčatka!
Comment di M2 • 17 Settembre 2008 15:12
Cementino 14: ti invidio :)
Comment di M2 • 17 Settembre 2008 15:17
La verità è che i belgi in realtà non esistono: sono un insieme di francesi del nord, piu terroni, giovali e simpatici del francese medio, come anche Asterix c’insegna (anche se era di parte); olandesi del sud, geneticamente predisposti all’arte; e un po’ di tedeschi di quelli che non facevano il passo dell’oca. E hanno avuto uno degli imperi coloniali più duraturi in Africa (conquistato nel sangue direttamente da Tintin).
Parlando di colonie, però, il massimo è la Danimarca: mentre le altre potenze europee si spartivano terre traboccanti di oro e gemme, i danesi si appropriavano del singolo territorio più grosso di tutti: la verde Groenlandia. E sono stati tanto abili da mantenerne il controllo fino ad oggi, senza che nessuno avesse il coraggio di mettere in discussione la loro autorità.
Eh, i danesi sì che la sanno lunga.
(Però anche loro sanno fare la birra).
Comment di Kumagoro • 17 Settembre 2008 16:40
Golo, tu dovresti fare attenzione di questi tempi, ché dalle tue parti hanno la spranga facile nei confronti di quelli che hanno la pelle del tuo colore, o giù di lì, e che dicono di essere italiani.
Comment di Kumagoro • 17 Settembre 2008 16:44
Noto che l’argomento dei commenti diverge da quelli dell’enciclopedia. Forse perche’ questa puntata dell’Enciclopedia fa particolarmente cacare? :-)
Su’! Su’! Tornate ai fasti dei vecchi tempi! Vi ricordate di quell’epoca che fu?
Kuma cita proprio belgi e danesi, due popolazioni che ho conosciuto e sto conoscendo di striscio. Preciserei: “sanno fare la birra”, i danesi, ma al confronto con quella dei belgi, la loro e’ pipi’ di cane. In ogni caso in Danimarca la birra la fa ormai una persona sola: il signor “Carlsberg” (che poi non si chiama nemmeno piu’ cosi’ di cognome), che e’ il Vero Padrone della Danimarca. E’ tutto suo, provare per credere.
I danesi sono dritti, in effetti: nelle statistiche sulle popolazioni piu’ felici del mondo sono sempre ai primi posti. Ma ho l’impressione che quelle statistiche non tengano conto di fattori marginali, quali il numero di suicidi annui.
In Belgio, invece, per la precisione in Vallonia, ho incontrato solo italiani. Mah.
Comment di Anonimo • 18 Settembre 2008 15:51
Anonimo ero io.
Comment di Ale • 18 Settembre 2008 16:12
Non c’è più il Belgio di una volta.
Comunque credo che i suicidi siano più bassi in Danimarca rispetto alle altre nazioni scandinave. D’altro canto, al primo posto dell’Human Development Index attualmente c’è l’Islanda, e questo la dice lunga sul significato profondo di queste classifiche: se lo sviluppo della razza umana conduce agli islandesi, non siamo messi benissimo.
Comment di Kumagoro • 18 Settembre 2008 22:04
Aleanonimo: la pipi` di cane e` birra, in confronto a quello che producono i danesi! La birra belga spacca di lungo e di largo, anche se in testa alle mie preferenze rimangono le irlandesi (quasi tutte, direi) e, ma solo in determinati momenti della mia vita (leggi tournée concertistico-etilica in quel di Bad Orb) una misteriosa weiss di cui non riesco a triovare traccia nel resto del pianeta (strumento del demonio incluso!!) (per la cronaca facevano una quindicina di birre a sera…)
Kuma 24: ROTFL!!!!
Tornando in topic (senno` Ale ci cazzia ^_-) vorrei estendere le mie lodi agli autori che preservano le tradizioni popolari dalla scomparsa perpetuando espressioni come “Tenere il piede dentro le chiappe” che ormai qui a Genova, per esempio, nessuno usa piu` con proprieta`!!
Comment di Botty • 19 Settembre 2008 09:50
L’indice di sviluppo umano è stato messo insieme lanciando dei dadi con su dei simboli matematici e poi scrivendoli in fila. Infatti il Belgio è SOLO sedicesimo, e l’Italia è poco sotto. Ma noi tutti sappiamo che in Belgio si vive benissimo, perché ci vivo io, e invece in Italia no, perché ci abita XX.
Comment di Cementino • 19 Settembre 2008 16:34
Ceme: ma allora sei tu quello che sta in Belgio! Ora mi si chiariscono molte cose nel comportamento di XX. E’ tutta invidia.
L’HDI è stato creato da sociologi. Questo già la dice tutta sulla sua scientificità. Comunque di fatto non intende misurare la qualità della vita (altrimenti dovrebbe inserire fattori come il Beer Quality Index e il Sexual Frequency Index), ma lo “sviluppo umano”, qualunque cosa esso sia. Comunque il Canada ci tiene molto (anche perché storicamente è stato quasi sempre al primo posto), quando furono superati dalla Norvegia qualche anno fa ci fu un’interrogazione parlamentare per cercare di invertire la tendenza declinante.
Comment di Kumagoro • 20 Settembre 2008 00:11
Ale: tra i padroni della Dina Marca c’e’ anche il gruppo Maersk, maggior veicolatore di container al mondo. E non c’e’ solo Carlsberg, ma anche gruppi di birrai rivali piuttosto forti, per uno dei quali mi e’ capitato di lavorare per alcuni mesi in cui ho rivisto i miei preconcetti sui popoli nordici. Non a caso i dani sono considerati i meridionali dell’area scandinava e vengono guardati con un misto di curioso sussiego dai loro piu’ freddi dirimpettai (e dai tedeschi, che ancora celebrano le vittorie della lega anseatica e il trattato di Stralsund del 1370).
Comment di MCP • 21 Settembre 2008 15:57