xxmiglia.com's
uFAQ
Scrivermi?
Categorie
Ricerca

Per i ritardatari
Mi do da fare
Sono alla moda e tuitto
Misteri della vita LII: Paperino

mvrisolto.pngQuesta credo se la siano chiesta un po’ tutti.
Chi diavolo ha avuto l’idea di coniare, e poi di perpetrare, la voce di Paperino e con quale scopo? Non solo è incomprensibile, ma non è nemmeno buffa!

Misteri della vita LI: shampoo

Quand’ero piccolo ero estremamente affascinato dalle istruzioni che campeggiavano su ogni confezione di shampoo (da leggere rigorosamente sciampo, mi raccomando). Esse più o meno erano tutte uguali e recitavano:
– applicare lo shampoo sui capelli
– massaggiare delicatamente il cuoio capelluto
– risciacquare
– ripetere

Tre  domande sorgono spontanee (o quasi):
Primo, c’è davvero qualcuno così imbecille da aver bisogno di istruzioni per usare lo shampoo?
Secondo, ma davvero bisogna fare due applicazioni? Mi sento uno zozzone, ma io mi limito quasi sempre ad un singolo shampoo (d’altronde, mi lavo i capelli quotidianamente). E’ una semplice strategia per far consumare più prodotto del necessario?
Terzo e più importante. Io ho imparato a programmare i computer a otto anni o giù di lì. Non che fossi un bimbo prodigio, ma avevo già ben chiaro il principio di algoritmo e le istruzioni Basic principali. Quindi, per me le istruzioni si traducevano in 10 Applicare 20 Massaggio 30 Risciacquo 40 goto 10. Cioè: applico. Massaggio. Risciacquo. Ripeto! Applico. Massaggio. Risciacquo. Ripeto! Applico…
Ci sarà qualcuno che è andato in loop a lavarsi i capelli seguendo letteralmente le istruzioni?

Misteri della vita L: Bar

Che differenza c’è tra un bar e uno snack bar?

(Dice: ma non potevi trovare qualcosa di meglio per festeggiare i 50 misteri? Rispondo: no. Però ho cambiato la composizione dei titoli. Che lusso.) 

Misteri della vita IL

Perché gli specchi scambiano la destra con la sinistra ma non l’alto con in basso?

Misteri della vita XLVIII

Sono uno dei pilastri della società italiana, si trovano in città grandi e piccolo e sono immutabili ai tempi che cambiano: sto parlando dei giovinastri.
Ai miei tempi il loro luogo di aggregazione prediletto era costituito dalle sale giochi, ove potevano stazionare, cazzeggiare, fumare di nascosto dai genitori e dagli insegnanti, infastidire l’occasionale ragazzetto sfigato e a volte persino giuocare ai videogames. Ora, alas, le sale giochi non esistono quasi più, soppiantate dalle consolle domestiche.
E allora, dove si riunisce la teppa giovanile del tardo 2006? Dev’essere un luogo al chiuso (i giovinastri hanno la salute delicata), con tanta gente che passa e con qualcosa con un minimo di attrattiva per i ragazzi. Mi pare che in città questo ruolo possa essere assunto dai centro commerciali, mentre in provincia, forse, dai soliti bar o magari dagli oratori. Ma non c’è di meglio? Poveri bulletti, che vita grama!

Misteri della vita XLVII

 A dire il vero questo è uno dei tipici argomenti sui quali converrebbe non farsi domande, ma mi son chiesto la cosa e ho un pubblico che non vede l’ora di dissipare i miei dubbi. Vedremo se mi pentirò di aver svegliato il can che dorme.

Parliamo del bollo auto. Non tutti lo pagano, io stesso ho recuperato due anni di mora su quello della motoretta solo per poterla vendere, e non sono certo di essermi ricordato di farlo quest’anno per la mia automobile. D’altronde si sa che la gestione dei bolli è completamente informatizzata, e individuare chi ha pagato e chi è moroso è immediato.  Perché questi ultimi non vengono perseguiti? La solita inerzia delle amministrazioni? O c’è qualcosa di giuridico o magari politico sotto?

 

« PrimaDopo »