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Misteri della vita XXVIII

Si tratta quasi di un luogo comune nel genere poliziesco: il commissario ha incastrato il malvivente e vuole farsi dire i nomi dei complici. Allora gli punta una lampada negli occhi e gli fa il terzo grado.
Terzo? Ma che accidenti sono il primo e il secondo grado? E in che razza di scala? Nel primo grado gli punti una candela negli occhi, nel secondo una lanterna a gas e solo nel terzo puoi usare la luce elettrica?

Misteri della vita XXVII

Recentemente si parla molto di influenza aviaria, con informazioni contraddittorie che alternano allarmismo e isteria a tranquillizzazioni e minimizzazioni altrettanto eccessive. Io di carattere sono molto scettico, quindi continuo a gustare il pollo, animale che amo molto, felice del fatto che sia sceso di prezzo e irridendo coloro che, per eccesso di prudenza, si privano del prelibato alimento.
C’è però un aspetto di tutta questa storia che mi incuriosisce: le uova. Essendo una malattia che pare si trasmetta attraverso il sangue, mi pare più che ragionevole che il virus sia presente anche negli embrioni, quindi nelle uova. Inoltre, le uova, a differenza della carne di pollo, si consumano frequentemente crude (maionese, creme varie, gelati, carbonara…), senza l’effetto disinfettante della cottura. Come se non bastasse, la provenienza delle uova nei prodotti industriali è spesso ignota. La mia curiosità è data dalla latenza di notizie da parte dei mass media su questo aspetto, visto che continuano a focalizzarsi sull’aspetto più evidente, quello della carne. Anche nell’ipotesi che le uova siano sane, perché non dirlo? O, per mettere la cosa sotto un altro aspetto, perché perdere un’occasione di creare isteria e allarmismo?
La mia ipotesi è che semplicemente non ci abbiano mai pensato. Ecco la ragione di questo post: far scendere un brivido di terrore a chi, dei miei lettori, affogherà le patatine in quella merda gialla.

Misteri della vita XXVI

Perché le donne, quando parlano delle loro nemiche, inevitabilmente le imitano facendo la voce in falsetto?

-Hai visto quella strega della Giusy? L’ho incontrata per caso in palestra e ha avuto il coraggio di dirmi (alza la voce di un paio di ottave) "Ciao, come sta il tuo fidanzato?"

Misteri della vita XXV

Esistono alcuni prodotti che dominavano il mercato nella loro nicchia negli anni ’80 e poi sono scomparsi.
Le Charms nell’ambito degli stick di caramelle.
I Billy tra i succhi di frutta in brick.
L’Euchessina nel settore dei lassativi.
Che fine hanno fatto?

Per l’Euchessina non escludo che sia ancora in commercio ma semplicemente abbiano cessato di fare campagne pubblicitarie. D’altra parte, tempo fa avevo sentito che fosse risultata cancerogena: se fosse vero, alla faccia della "dolce Euchessina per i bimbi buoni"! Meglio essere cattivi, rompere la bottiglia di Baciccia, e sulla tazza del cesso spingere!
Per ciò che riguarda i Billy, ricordo che avevano un sapore totalmente chimico e innaturale, però forse in virtù di questo erano popolari tra i bambini…e forse per colpa di questo tanto bene non facevano e sono stati silenziosamente ritirati dal mercato.
Delle Charms non so assolutamente nulla. Forse esistono ancora ma sono state soffocate da marchi più moderni come le Dietorelle, le Fruitella e le Alpenliebe, forse sono state comprate dalla Perfetti o dalla Nestlé per poter smettere di produrle perché danneggiavano altri prodotti, o magari il signor Charms ha deciso di chiudere baracca e burattini e ritirarsi ad Alicudi ricco e felice.

Misteri della vita XXIV

Perché in ascensore ci si sente in dovere di salutare la gente che ha condiviso la cabina per trenta secondi scarsi?
Una psicologa mi ha detto che ciò avviene perché nello spazio ristretto dell’ascensore si forma una micro-società e con essa un legame tra le persone che prevede un saluto.
Questa risposta mi soddisfa poco. Vediamo di trovare di meglio.

Misteri della vita XXIII

I cinesi, un popolo con una cultura plurimillenaria, ricca di arte, storia, tradizioni e invenzioni ideate secoli prima della controparte occidentale. Eppure c’è un campo in cui questa popolazione non ha saputo esprimersi: quello dei giochi. Pare infatti che i cinesi si divertano con una scatola che contiene una scatola più piccola che a sua volta ha dentro una scatola e così via.
Cioè, al di là della metafora per cui viene usato di frequente, cosa diavolo è un "gioco di scatole cinesi"?

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