Durante uno dei primi giorni di terza elementare, la maestra ci diede da fare alcune operazioni come compito a casa. Ancora intontito da un’estate di spasso, ne sbagliai una di troppo, e lei mi diede come voto Bene – (bene meno). Sbuffavo, anche se sicuramente Alessandro e Cristina avevano preso Male. No, la mia maestra non era una di quelle che distribuivano a piene mani Bravo e Bravissimo tanto da inflazionarli, i suoi voti erano piuttosto concreti. Il mio compagno di banco di allora, Emanuele, mi si avvicinò e sibilando come Salvatore, il serpente tentatore mi suggerì: “Se aggiungi una stanghetta verticale il voto diventa bene +“. La cosa mi ha illuminato nella sua semplicità, e allora presi la mia penna rossa dall’astuccio e, come per miracolo, il voto divenne in linea con le mie aspettative, senza lasciare alcuna traccia del misfatto.
O almeno, questo è quello che pensavo. Non ho minimamente considerato il fatto che la maestra aveva tracciato il voto con una biro rossa, mentre la mia stanghetta era stata fatta con un pennarello rosso: balzava quindi agli occhi di chiunque fosse vagamente un po’ meno ingenuo di me. Infatti appena a casa la mamma ha guardato il quaderno e mi ha sgamato subito. Alla sue richieste di spiegazioni mi son difeso con la verità: “Me l’ha detto Emanuele”. Lei, probabilmente sconfortata dalla mia imbecillità è ricorsa al classico argomento: “Se Emanuele ti dice di buttarti giù da un ponte tu lo fai?”. No, che c’entra, mica mi conviene buttarmi da un ponte, mentre invece trasformare un meno in un più è cosa desiderabile.
Comunque, quel giorno mi resi conto che un’altra carriera mi si chiudeva: non sarei mai stato un falsario. In effetti non lo sono.
14 Comments »
Leave a comment
You must be logged in to post a comment.
wow. mi ricordo di un episodio simile accaduto al liceo…
Comment di golosino • 14 Maggio 2007 10:50
Apri un blog e scrivicelo.
(acid XX :P)
Comment di xx • 14 Maggio 2007 10:51
Gli ultimi tuoi due commenti, caro xx, lasciano trapelare il tuo blazano desiderio di apparire acido/malvagio/dispettoso. Rassegnati, Luca, in fondo hai un buon cuore come dimostra una lettura attenta di tutti i pinguini: hai l’innocenza del pargolo. Fattene una ragione :P
Comment di kotekino • 14 Maggio 2007 11:07
Moan.
In realtà volevo dire a Golosello: imbecille, non ci basta che ci dici che ti ricorda qualcosa. Dicci esplicitamente il tuo episodio ai tempi del liceo! Imbecille!
(divagazione: mi ha sempre fatto ridere che in pagella scrivano “sex” invece di “sei” per evitare le correzioni)
Comment di xx • 14 Maggio 2007 11:10
…dunque, diciamo che dei loschi figuri ebbero l’ideona di modificare leggermente i voti sul registro ,approfittando di un cambio di supplente. Solo che, alcuni di questi, in maniera moderata, applicarono delle lievi trasformazioni, difficilmente individuabili. Altri, più grossolanamente, fecero modifiche più evidenti. E dopo, accorgendosi dell’approssimazione del loro lavoro, andarono nel panico e per rimediare decisero di sbianchettare il registro. Attirando, ovviamente, le attenzioni del nuovo supplente. Se la cavarono in maniera ridicola, adducendo una scusa tipo che per sbaglio uno di loro si era appoggiato al registro e l’aveva segnato inavvertitamente con una penna, e aveva allora voluto rimediare. La fecero franca, nonostante le perplessità del nuovo supplente…
Comment di golosino • 14 Maggio 2007 11:39
Beh, ci sono delle belle differenze: innanzitutto l’età. Se alle elementari è immeginabile fare un’ingenuità simile al liceo, quando si dovrebbe quasi essere persone adulte non lo è. Secondo, una cosa è correggere il voto sul quaderno, la seconda commettere un reato penale falsificando un documendo ufficiale come il registro. Infine, mi son sempre stati sui marroni quelli che se facevano i furbi coi supplenti, sapendo che quei poveracci non potevano farci niente. E’ una forma di vigliaccheria che ho sempre detestato.
Detto questo: ah, ah, che babbi di minchia!
Comment di xx • 14 Maggio 2007 12:20
Io a quell’eta’ complottavo con un mio amico per andare alla Stramilano: ai suoi genitori abbiamo detto che ci accompagnava mio padre, ai miei viceversa. Ovviamente ci hanno beccati subito :)
Comment di V • 14 Maggio 2007 13:33
Ma di tutti gli eventi che possono interessare un ottenne, proprio una corsa podistica?!?
Comment di xx • 15 Maggio 2007 10:56
Mmm, in effetti forse e’ successo un paio di anni dopo. Pero’ il fascino della Stramilano era fortissimo per me: era l’età delle grandi sfide (libri da 1000 pagine, corse da 21 km., cose cosi’), e devo ammettere con un po’ di sconcerto che ne ho fatte ben tre di Stramilano prima di rinsavire. Pero’ le ricordo sempre con affetto :)
Comment di V • 16 Maggio 2007 11:04
Uh, fico. Io mi ci sto mettendo giusto adesso: ho l’obiettivo di partecipare alla Foce-Recco del 2009. Vediamo se la “scimmia” della corsa non mi passa prima.
Comment di xx • 16 Maggio 2007 11:43
Corsa??? E chi ha mai corso alla Stramilano? :P
21 km rigorosamente di marcia sostenuta (6/7 Km/h) per un tempo complessivo di 3 ore circa.
Comment di V • 16 Maggio 2007 13:30
Ecco, mentire ai genitori per andare a camminare tre ore è una delle cose più lontane possibili dal piccolo Luca (allora come adesso amavo correre e detestavo camminare).
Comment di xx • 16 Maggio 2007 13:59
Il mio maestro aveva la scala di voti vaghissimamente inflazionata, tanto che c’era anche superstraultrabravissimo.
Giuro.
Comment di Cementino • 22 Maggio 2007 19:29
Cementino: quindi se prendevi “bravo”, i tuoi ti mettevano in castigo?
Comment di Kumagoro • 22 Maggio 2007 19:56