Eravamo nella giungla con le balle a penzolon
arrivarono gli indiani e ci tagliarono i coglion
O Susanna, non piangere per me
Ho le palle di riserva nel taschino del gilè.
(ovviamente, cantato sull’aria di “O Susanna”)
Mi è sempre piaciuta questa canzoncina parodistica, l’ho sempre trovata molto elegante. Sì, davvero: innanzitutto, si usano tre sinonimi diversi per lo stesso oggetto, balle, coglion, palle. Marco B., amico di Sassello, usava la parola coglioni per tutte e tre le occorrenze, con un risultato decisamente più volgare e meno efficace. Inoltre le situazioni evocate sono spassosissime: si immaginino alcuni cowboy con lo scroto in bella evidenza che si fanno strada tra le liane della giungla (giungla? Sì, ci arrivo), quand’ecco che, uauauauaua, sbuca una tribù di Sioux che zac! non trova di meglio da fare che evirare i nostri eroi. Uno di essi si rivolge alla sua bella che, presumibilmente, non piange solo per il vaccaro suo amante ma anche per se stessa, e, espettorando tabacco in una sputacchiera, tira fuori dal taschino del suo gilè, immancabile capo di vestiario nel vecchio west, una coppia di attributi virili di ricambio. Seguono baci e abbracci.
Giungla, appunto. Diamine! Siamo nel vecchio west, ci sono indiani, gilè e Susanna, cosa ceppa c’entra la giungla? Esiste una versione più sensata e probabilmente più comune che inizia con eravamo nella valle, cosa che ha molto più senso geografico, e in più costituisce anche una rima interna con balle. Però la giungla fa molto più ridere, quindi io continuerò a cantare questa strofa collocando l’azione in Africa.
(Soluzione alternativa: gli indiani sono indiani d’India, e la giungla è perfettamente coerente. Lo è un po’ di meno il gilè, almeno per i gentiluomini inglesi probabili vittime dell’incidente)
Vado in vacanza, ché intanto in questo periodo non mi legge nessuno. Ci si sente tra un po’!
18 Comments »
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Io la sapevo,
Eravamo nella valle con le palle a penzolon
arrivarono gli indiani e ci tagliarono i coglion
[etc]
Comment di Anonimo • 7 Agosto 2008 16:55
I gentiluomini britannici durante la campagna d’India non potevano usare il gilè?
In rete la versione “valle” è diffusissima, comunque. Credo che la versione “giungla” sia originaria di Sassello.
Comment di Kumagoro • 7 Agosto 2008 20:50
in effetti non conoscevo la versione “nella giungla”…
Comment di golosino • 8 Agosto 2008 10:06
Come dicevo, sono ragionevolmente certo che la versione “nella valle” sia quella corretta (per quanto può essere “corretta” una canzone simile), ma la giungla è molto più buffa.
I gentiluomini inglesi potevano mettersi il gilè, non c’erano editti reali contro di esso, ma non lo facevano per non rischiare di sporcarlo di pudding.
Comment di xx • 8 Agosto 2008 10:08
Ma il rude cowboy espettora nella sputacchiera pensando alla imminente limonata celebrativa per le ritrovate gonadi, oppure e` un in-joke che mi sto perdendo?
Comment di Botty • 8 Agosto 2008 11:30
Io la conoscevo con:
“O Susanna non piangere perché”
Che rafforza la possibilità che Susanna non pianga solo per il suo bello.
Comment di deedrew • 8 Agosto 2008 11:57
Diamine, devo leggere meglio gli articoli di XX… Avevo preso per assunto che fosse “perche`”…
Gomenasai!
Comment di Botty • 8 Agosto 2008 12:14
Suggerimento: dato che “giungla” ti fa piu’ ridere, prova a cantarla sostituendo il termine con “parterre”, “cucina”, “ufficio accrediti”, e cosi’ via…
Comment di Ale • 13 Agosto 2008 19:20
Eravamo nel salotto coi lupini a penzolon
arrivarono i pinguini e ci tagliarono i coglion
Broccoletto, non piangere per me
Ho i legumi di riserva sui cavalli in pépinière
Comment di Kumagoro • 15 Agosto 2008 18:52
Mi hai fatto ridere. La metrica dell’ultimo verso è però un po’ traballante: ed è pepinerie, non pepiniere.
Comment di xx • 18 Agosto 2008 12:04
Luca, non voglio farti avere un brutto rientro, ma a meno che non fosse una tua parola immaginaria (non ricordo esattamente la storia), “pepinerie” non sembra esistere su Google.
Comment di Kumagoro • 18 Agosto 2008 17:00
Questo è irrilevante: a me fa ridere “pepinerie”, non “pepiniere”.
Comment di xx • 18 Agosto 2008 17:04
Aggiungerei che la forma usata da Kuma sembra francese.
Comment di Joril • 18 Agosto 2008 20:42
Ma anche la mia è francese, solo che son stato troppo pigro per mettere l’accenta: dovrebbe essere pépinerie, pronunciato “pepinerì”. Io credo di averne viste parecchie in Corsica, ma vallo a sapè, magari mi scono sconfuso. Comunque fa più ridere.
Comment di xx • 19 Agosto 2008 14:17
Ma le tue cosa sono? Le pépinière sono piccole coltivazioni dove la gente va a comprare piante od ortaggi direttamente dalla fonte.
http://www.pepiniereamasse.com/
http://www.jardinjasmin.com/
E in effetti ce ne sono in Corsica.
Comment di Kumagoro • 19 Agosto 2008 15:00
Sì, sono proprio quelle, con la differenza che non si acquistano piante o ortaggi, ma si compra Peppino.
Comment di xx • 19 Agosto 2008 15:04
Per ritornare al post iniziale (senza nulla togliere all’immensa sapienza kumagoriana):
io conoscevo un’altra versione che oltre alle gia’ citate varianti “nella valle” e “non piangere perche'” (anche se “per me” e’ una traduzione letterale della canzone originale di Stephen Foster) dice neull’ultimo verso (scusate la volgarita’):
ho inculato sei puttane prima di inculare te
la versione di xx e’ pero’ piu’ bufa e quindi voto per lei.
Tra l’altro, visto che siamo d’accordo che la giungla e’ indiana, e’ chiaro che i gentiluomini inglesi avevano il gile’ anche nella giungla! Scusatemi, un gentiluomo inglese resta un gentiluomo inglese in qualunque situazione, o no?
Comment di paolo • 16 Settembre 2009 17:16
Ma alla fine… qualcuno si ricorda l’originale?? :D
Comment di Botty • 17 Settembre 2009 10:39