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Sondaggione robottone

Per rinfrancar lo spirto guerrier ch’entro mi  rugge tra un chili e una tartiflette (potete immaginare in cosa consistano i ruggiti), parliamo ancora di robottoni. Per rallegrarmi le colazioni in questo momento, dopo il più che deludente Danguard, sto ripassando Il Grande Mazinga, pur avendolo già visto in tempi relativamente recenti. Voi, gente che suppergiù condivide la mia generazione e la sa lunga nell’argomento, cosa consigliate da vedere dopo?

Tenete conto che dei seguenti vincoli:

Illuminatemi.

Potpourri enogastronomico con invettiva finale

Una delle mie idee estemporanee per riempire questo noiosissimo blog è stata di recensire i ristoranti dove ho mangiato male. Mi son detto: “Che diamine! Ci sono un sacco di ristoratori incompetenti, e io sarò il fustigatore dei costumi! Il terrore dei cuochi! L’avvoltoio dei risotti sciapi e il Balrog dei bistecchini duri!”. In realtà, però, sono abbastanza fortunato e ho abbastanza fiuto, perché mi vengono in mente solo due ristoranti in cui ho mangiato male abbastanza di recente. Per quelli più vecchi, diamo il  beneficio del dubbio che abbiano cambiato gestione o si siano dati una regolata. E c’è di più: ci ho paura che quei ristoratori scoprano che ho parlato male di loro e si arrabbino. A me non piace litigare, e tantomeno avere gente che mi riga la macchina perché ho detto che sono incompetenti, e poi sono un pusillanime, quindi niente fustigazioni, terrori, avvoltoi e tantomeno Flagelli di Durin. Facciamo così, io ammicco e voi capite, così salviamo capra e cavoli. E se tu che stai leggendo credi che io stia parlando del tuo ristorante, beh, ti sbagli, è quello del tuo nemico, quello che ti ruba i clienti e ha palpato il culo a tua sorella al mercato.

Il primo è a Genova Nervi, proprio all’inizio venendo dal centro, e si chiama con un semplice nome maschile, lo stesso di quello scrittore che come cognome ha il nome di mia sorella. E’ un ristorante sul mare e ci sono finito una domenica a pranzo, quando, nell’astuta tradizione genovese di tenere tutto chiuso nelle zone turistiche nelle belle giornate primaverili, non si trovava alternativa. Beh, poco dopo entrati ci siamo resi conto dell’errore ma era troppo tardi: il cibo era mediocre (spaghetti al cartoccio scotti e un po’ insapori), ma le condizioni igieniche erano disastrose un po’ ovunque. E dire che sulla scogliera di Nervi, terrazza sul mare, sarebbe anche un bel posto…

Il secondo, sempre a Genova, che ci volete fa’, sono (anti)campanilista, è in un luogo similmente panoramico e cattivo in modo diverso. Si trova a Righi, quindi in collina, in corrispondenza dell’arrivo della funicolare. Sì, proprio quello lì di cui avevate già sentito parlare male, invertite Maretriste per trovare il suo nome. Ci sono capitato in occasione di una serata classificata come America anni ’70 con menu americano tipico. Sulla carta bono, senonché…

Che poi, a ben vedere, a me piace mangiare e mi piace sperimentare (tranne che coi broccoli, quelli non li ho mai assaggiati perché so già che sono cattivi) ma per provare cose un po’ particolari fuori casa hai due possibilità: o vai in ristoranti etnici un po’ strani, o spendi un capitale in ristoranti di alto livello. Il primo caso lo faccio volentieri, giusto la settimana scorsa ho provato come si mangia in Senegal e mi son trovato bene a scoprire il cuscus di miglio (anche se il piatto del mio compagno di cena era più buono del mio, grrrr…), per il secondo… beh, insomma, prendete il menù che trovate sul sito dell’Enoteca Pinchiorri, uno dei ristoranti più celebri e rinomati d’Italia. Ci sono idee originali che mi incuriosiscono (ad esempio, l’astice  in crosta di mandorle all’ aglio, con uva all’ amaretto e passato di lattuga, o l’accostamento dei pesci con la crema al caffé, o ancora il piccione con mela cotogna e liquirizia), ma, che diamine, i prezzi. Capisco che in locali del genere non paghi solo il cibo ma anche il servizio, l’ambiente e pure il nome, il marchio, e capisco anche che, per chi è un amante della gastronomia, regalarsi una cena degustazione a 200 euro per 6 assaggi sia comprensibile. Trovo invece stigmatizzabile che nel menù alla carta ci sia il vincolo, così privo di classe, di ordinare almeno due piatti. E poi:
Uova in camicia con cavolfiore,  crostini e pancetta al tartufo nero   € 95,00
L’astice sopra citato ne costa 125, e quelli li ammetto. Ma qui sono du’ ovette col cavolfiore e pancetta! Ok, c’è il tartufo, ma non è manco quello bianco… A Pinchio’! Le tu’ ovette te le tieni!

Che poi non ce l’ho particolarmente con zio Pinchioretto, ma ha avuto la (s)fortuna di  essere l’unico ristoratore di alto livello che ho trovato a mettere nel sito a) un menu con i prezzi b) qualche paginina popup in html invece di un sito tutto in flash. Già, perché passi per la prima, so che c’è gente che per qualche misteriosa ragione pensa sia di cattivo gusto dire quanto si spende, ma non per la seconda. Non ho mai capito perché quasi tutti i siti istituzionali di locali, ristoranti, automobili, vestiti, tutto quello che si compra insomma, debbano essere in flash, rendendoli brutti, fuori standard, non linkabili, addirittura non visibili da iPhone. Chi se ne frega dell’interazione, se vado sul sito è perché cerco qualcosa, non voglio gli effettini o i giochini. Che sia maledetto flash, mi fa sbavare dalla rabbia!

Pulizie di primavera 2010

Come era già successo due anni fa, per festeggiare la primavera faccio pulizia del file pinguini.txt in cui scrivo gli appunti, liberandomi delle idee non abbastanza forti per sfociare in un articolo ma nemmeno proprio proprio da scartare. Insomma, preparatevi a una valanga di pupù.

Trovo molto maleducati i motorettisti (e anche i motociclisti, per Giove pianeta!) che non si tolgono il casco quando entrano nei negozi. Un po’ di rispetto, che diamine!

Con la mia banda di Sassello ci avevamo la passione dei chopper. Pur ignorando cosa fossero precisamente e cosa rappresentassero, ci piaceva tenere i sellini delle biciclette “da cross” bassi bassi e il manubrio sollevato e andare in giro scomodissimi così.

In tutti i ristoranti c’è una porta, di solito accanto al bagno, con scritto “Privato”. Mi son sempre chiesto cosa ci fosse dentro e avevo intenzione di scriverci sopra un Mistero della Vita, ma quando ne ho comunicato l’intenzione al mio malvagio amico Carlo, egli mi ha fatto sapere che sono i locali dove si cambiano i camerieri. Uffa.

(nerdità) Una delle cose più malvagie con cui ho avuto a che fare di recente è lo spazio non-breaking, un tipo di spaziatura indistinguibile visivamente ma con un codice ascii diverso (A0 invece del solito 20). Per capire perché mi fallisse il confronto tra stringhe ho dovuto andare a ravanare con le stringhe in esadecimale. Immaginate le invettive.  Se volete fare uno scherzone ai vostri colleghi dell’IT, in Word si fa con ctrl-shift-space.

In primavera dimentico sempre un sacco di cose. Infatti, mi son dimenticato cosa ho dimenticato. Devo prendere lo Smemoril ricorsivo.

La sera della mia laurea, il 27 luglio 1997, ho preso in prestito un cono stradale ad Arenzano. Esso campeggia ancora come pezzo di arredamento (nonché efficacissimo cannone ad acqua) nella mia casa di Alassio.

Un giorno Suor Maddalena, la mia maestra, spiegava i numeri. Io ascoltavo distrattamente perché sapevo già contare fino a centoventi, però stava spiegando il millecinquecento. Emanuele le disse, vivacizzando la lezione, “A volte, soprattutto nei negozi, dicono millecinque invece di millecinquecento”. La pinguina ribatté: “La prossima volta che ti dicono millecinque, tu dagli millecinque lire invece di millecinquecento, così imparano!” Eh, sì, e poi la figura da scemo la faccio io, mica tu.

Sotto istigazione di Golosino, ho sperimentato pizze con ingredienti che non avevo mai provato. Ho trovato discreta la pizza al tonno, ma mi sono innamorato di quella coi fagioli, nello specifico con fagioli, pancetta e pepe nero. Yummi.

Questo è un mistero della vita che ho in canna da un paio d’anni ma ci ho avuto paura a scriverlo perché poi viene la CIA a casa a farmi il culo.
Dopo l’11 settembre e gli attentati a Londra e Madrid, tutti dicevano “Noi siamo i prossimi”, riferendosi al fatto che l’Italia, che avallava le guerre di Bush, sarebbe stata attaccata presto. E invece non è successo niente, e se succedesse ora non sarebbe comunque una diretta conseguenza di quel ciclo di attentati.
Voglio dire…abbiamo avuto culo o (mi sento scemo solo a pensarlo) i servizi segreti italiani sanno fare il loro lavoro?
Se nelle prossime settimane succede un attentato e non mi sentite più, chiamate i Fantastici Quattro. Non i Vendicatori, quelli sono collusi coi servizi segreti. E gli X-Men nemmeno, sono tutti fricchettoni e non mi fido di loro. 

Su Radio Svizzera Classica trasmettono spesso roba di Johann Christian Bach.

I diari di oggigiorno

Disclaimer 1: Post da vecchio trombone.

Quel meraviglioso strumento chiamato Fessabuca mi ha fatto fare un volo indietro di oltre vent’anni. E’ infatti successo che, in un modo o nell’altro, alcune compagne di classe delle medie mi abbiano scovato e mi abbiano “chiesto l’amicizia”. Ovviamente, come succede sempre in casi simili, non hai niente da dirti e ci siamo al massimo scambiato un “ciao, come va?”, ma quello che più mi ha affascinato è scoprire come, a 35 anni suonati nonché pluripare, queste signore utilizzino Fessabuca esattamente come il diario delle medie, scrivendoci sopra frasette più o meno banali con l’unica virtù di “suonare bene”.

Disclaimer 2: Se per caso tu che stai leggendo sei una mia compagna di classe delle medie, non sto parlando di te, ma di quelle altre, quelle che ti stavano antipatiche e che hanno limonato col tuo ragazzo.

Ma ecco una campionatura di queste frasi, ovviamente copiate e incollate senza alcuna correzione. Fessabuca è davvero un tesoro inestimabile.

IO NN HO PAURA DI DIRE CIÒ CHE PENSO….

Buona fortuna. Anch’io non ho paura di dirti che si scrive “non” e non “nn”, che scrivere tutto in maiuscolo è maleducazione e che i puntini di sospensione sono tre, e non quattro. Anzi, ripensandoci sì che ho paura, perché lo sto facendo qua dove probabilmente non puoi leggermi. Beh, che ci vuoi fare?Sono un pusillanime!

*.*.Ma devi sapere che.. αиcн℮ L℮ cσѕ℮ ριccσL℮ нαииσ ναLσя℮.*.*

Grazie, me lo segno. Soprattutto se sono diamanti, suppongo. Ma…perché usare tutti questi font strani?!? E’ l’equivalente fessabuchese di colorare con l’Uniposca?

Non preoccuparti se mi ARRABBIO con te…preoccupati QUANDO me ne FREGO!!! Se mi ARRABBIO significa che ci tengo…. ♥ Ma se me ne FREGO significa che non CONTI PIU NIENTE!!

Amo molto ricordare l’assemblea di classe in seconda liceo in cui discutemmo a lungo se era meglio l’odio o l’indifferenza, concludendo che è meglio l’odio perché comunque in qualche modo conti. Questa roba qui è simile…però se non ti arrabbi magari è meglio, eh. E comunque ricordati che ti appartengo e se ci tengo io prometto e poi mantengo.

I bambini sono ciò che c’è di più bello. ♥

(corredata di foto di bambino che sorride)
Ivi compresa la loro santa pupù.

La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci.
Edme-Pierre Beauchêne

La frase è banalotta ma ci sta, ma io mi chiedo: chi diamine è questo signore che si arroga il diritto di insegnarmi cos’è la timidezza? Si trova pochissimo in rete su questo qua, se non che è l’autore de De L’influence Des Affections De L’ame Dans Les Maladies Nerveuses Des Femmes (1783). Quindi un illuminista, direi, che ha studiato le malattie nervose delle donne, probabilmente proponendo un salasso come cura per ognuna di esse. Andiamo bene!

..℮ s℮ un giorno mio figlio mi chi℮d℮rà “Cos’℮ la f℮licità?”
Lo farò specchiare..e indicandolo, gli risponderò…Tu…sei la mia felicità!

A me i bambini piacciono molto, sul serio. Però ho la nausea.

SCENDE LA PIOGGIA MA CHE Fà???? SCASSA LA MINKIA …ECCO CHE Fà…..

Beh, non solo. Irriga i campi, ad esempio.

..I VeRi AmICi SoNo CoLoRo ChE Si BaTToNo Al TuO FiAnCo..
In Certe Situazioni AlCuni ScAppAnO Ma AlTrI ReStaNo e Sono QueSti A Cui Gli PuOi DiRe ” 6 Un Vero Amico”..

Ma ci sono dei tool per spostare il maiuscolo/minuscolo a caso? Io sto pensando allo sbattimento di scrivere alternando il case, e mi sento stanco solamente a immaginarlo. Al di là di questo, quali sarebbero queste situazioni che favoriscono la scrematura? Cioè, come faccio a sapere se gli amici falsi sono scappati perché ci avevano i cazzi loro o perché avrebbero dovuto stare al mio fianco? Sono turbato.

Le persone allegre sono come la luce del sole: rallegrano tutti coloro che le circondano. ~Henry Ward Beeker ~

Ah, il mio preferito, mi ci dilungherò. Una volta tanto la parte formale (punteggiatura, spaziature etc.)  è corretta, quindi concentriamoci sul significato: non solo il messaggio è assai banale (ok, se c’è un allegrone in giro anche gli altri sono contenti. Belin che scoperta!), ma il paragone è concettualmente sbagliato, perché è più naturale pensare che le persone allegre trasmettano allegria piuttosto che la luce del sole, per il quale può essere magari un effetto collaterale. Ma chiedi a chi abita nel Sahara se la luce del sole li rallegra! Sospetto che l’aforisma sia stato mal riportato e che originariamente fosse illuminano tutti coloro che le circondano. Parimenti banale, ma almeno corretto. Ma chi è H.W. Beeker che si arroga il diritto di farci sapere l’importanza delle persone allegre? Non esiste, ma in compenso esiste un certo Henry Ward Beecher, e penso sia proprio lui: l’algoritmo di conversione italiano-tredicennese prevede che “ch” diventi “k”, ricordatelo. Wikipedia questo qua lo conosce, e pare essere un pastore protestante americano del XIX secolo famoso non tanto per i suoi motti sentenziosi o tanto meno per le sue omelie, ma piuttosto per un celebre processo di adulterio che lo ha visto protagonista e che è stato seguitissimo dalle cronache dei tempi. Evidentemente a lui piaceva circondarsi di donnine allegre, che sono come la luce del sole: fanno soffoconi a tutti coloro che le circondano.

In mortem Iulii, yahoo!

Instant post!

Gira voce, tra Fessabuca e blogosfera, che sia morto Giulio Andreotti, ma che i giornali non lo dicano perché non si può. Per fortuna che Yahoo Answers, divenuto di recente il mio sito preferito, sa darci un sacco di risposte. La domanda è qua, e suppongo che dopo la pubblicazione di questo articolo arriveranno altre risposte. Magari aggiornerò.

Mangiucugna chiede:
Ma è vero che è morto Andreotti?
Su FB oggi non si parla di altro!!
Dicono che ha avuto un attacco cardiaco oggi, ma vogliono aspettare per spargere la notizia..Qualcuno sa qualcosa?

E le risposte sono le seguenti:

Afefola: se fosse morto tutte le testate dei quotidiani online avrebbero dato la notizia per prima, invece io poco fa sn stata sul sito del corriere e qst notizia nn c’è proprio!!!! BUFALA AL 100% almeno x ora

Ma Mangiucugna se lo chiede appunto perché non trova la notizia! Mi piace poi il “Bufala al 100% almeno per ora”, così se poi si rivela essere vero può rimangiarselo. No, Afefola, non ci siamo!

Alex: ho controllato ma niente …NO

Ha controllato Alex. Siamo a posto!

Alessandro: sul mio facebook non ne ha parlato nessuno, e ho + di 200 amici.. quindi credo che sia una bufala, dato che su internet non si trovano notizie.

Hai più di 200 amici! Wow, sei popolare! Allora è falso, alla gente che conta come Aleddandro le notizie importanti non si possono nascondere!

Paul B:Non so bene, ho notato anche io questa cosa. Non sono un complottista, ma ci sono troppi particolari che non mi tornano. Perché, ad esempio anche OkNotizie censura tutti quelli che ne parlano? Perché i siti di controinformazione sono stati fermati?

Beh, ragazzi, io non sono un complottista, ma se questo sito esplode sapremo che Paul ci ha ragione. Ho paura.

Gimmi D:ma nn è vero….

E’ possibile, anzi, è probabile che non sia vero. Però io invidio sempre i fessacchiotti che hanno certezze così solide senza avere motivazioni precise per averle.

Argento vivo: L’ho letto anche io..sono sicuro che entro domani la fuga di notizie aumenterà..e sicuramente non da fonti ufficiali, come sempre!!

Già, come sempre quando muore qualcuno di importante le notizie vengono date da fonti non ufficiali. Comunque il “domani” di Argento Vivo è sabato scorso, e non è che ci siano state tutte queste fughe di notizia. Prima della pubblicazione di questo articolo, ça va sans dir.

Nick Moore: Ma stai scherzando? Giulio è immortale!

Oooh, finalmente qualcuno che ha capito qualcosa!

Ferry K:E’ tutto vero.
Solo hanno bisogno di un… diciamo due giorni, per svuotare l’archivio e le casseforti di u’ mammasantissima, grattare pure gli intonaci e dare una “rinfrescatina” con un paio di mani di bianco….

Altrimenti ne avremmo sentito delle belle….. altro che lo scandalo Bertolaso- Protezione Civile o le ******** piu’ o meno minorenni che berlusca si è fatto a spese del contribuente….

Non ho capito per cosa stiano gli asterischi. Forse per “donne emancipate”?

My_Three_Shadows:Certo che se credi che su FB dicano la verità..stai messo proprio male……

Lezione del giorno: ogni cosa che si sente su Facebook è falsa. Ora la posto su Facebook così l’universo esplode.

Tanya: non lo so ma mi dispiace se è morto era simpatico, ma era molto invecchiato.

E’ la mia risposta preferita. Se ne deduce che la gente simpatica, quando invecchia, diviene meno simpatica.

sara s:Anch’io l’ho appena letto su facebook; hanno scritto:
“qui a Roma si dice che ieri mattina è morto Andreotti e la notizia verrà data tra un paio di giorni. non so se è la solita bufala, ma se ne parla insistentemente”…
speriamo sia la volta buona.

Cattiva Sara! Non ci si augura mai la morte di qualcuno! Soprattutto se poi è vivo e ha i mezzi per vendicarsi di chiunque. Colgo l’occasione per ricordare tutta la mia stima per Andreotti onorevole Giulio, e per dedicare una prece all’Onnipotente acciocché lo tenga tra di noi il più a lungo possibile.

Paura

paura_small.jpg

Opera della piccola Silvia Beccaria, col permesso della mamma (cioè mia sorella). Buon lunedì mattina a tutti.

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